mercoledì 11 novembre 2015

Portate alla luce le terme dei Romani a Bressanone

BRESSANONE. Il sottosuolo della cittadina vescovile continua a regalare sorprese. Dopo la scoperta di un'antica villa romana nel mese scorso su via Castellano, ecco riaffiorare dai vicini scavi di via Lungo Rienza nuovi resti appartenenti a delle terme romane, forse databili al secondo secolo dopo Cristo. Per la precisione stiamo parlando dei resti di una mansio, ovvero una struttura che fungeva da stazione stradale lungo la via romana. «La mansio era destinata in primo luogo a soddisfare le esigenze di viaggiatori quali funzionari dell’impero o ufficiali dell’esercito, o ancora per gli incaricati del servizio postale organizzato dall’impero – spiega Umberto Tecchiati, direttore dei lavori di scavo - In definitiva oggi si può dire che dell’edificio rimangono le terme, conservate nel sottosuolo, un tratto del lato a monte e l’angolo sud est compreso un tratto del muro sud, nonché un tratto della strada certo collegata ai resti rinvenuti presso la vicina “Villa Dirce” alcuni anni fa».
I lavori di scavo archeologico vanno avanti oramai da diversi mesi e sono arrivati quasi al loro termine, ma solo ora è possibile decifrare cosa è realmente emerso dal terreno. Si tratta di scavi dell'Ufficio beni archeologici diretti da Catrin Marzoli, ed effettuati sul campo dal gruppo della Società ricerche archeologiche coordinate e dirette da Gianni Rizzi. «L’area compresa nell’ex proprietà dell’albergo Senoner-Unterdrittelwirt, è dal 1978 un sito di grande interesse archeologico – spiega Marzoli -. All’epoca il proprietario, onde disporre di adeguate aree di parcheggio sotterraneo e per ampliare il ristorante, ordinò sbancamenti che portarono alla luce importanti strutture archeologiche»...
http://m.altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2015/11/08/news/portate-alla-luce-le-terme-dei-romani-di-bressanone-1.12409373

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