sabato 21 novembre 2015

Jacques Gruber: la poesia del vetro

Jacques Gruber (1870-1936) appartiene alla seconda generazione di artisti della scuola di Nancy. Quando da Parigi nel 1893 torna per stabilirsi nella sua città adottiva di Nancy, Gruber si unisce ad artisti come Gallé, Majorelle,i fratelli Daum e Prouvé che sono già ben noti al pubblico e ai collezionisti.I suoi studi a Parigi, nei laboratori di Pierre Victor Galland e Gustave Moreau presso la Scuola delle Belle Arti hanno fatto di lui un grande designer, e successivamente, diventa egli stesso professore nella scuola.
Tra il 1893 e il 1897, Gruber è un assiduo collaboratore delle vetrerie Daum . Egli fornisce disegni e forme di vasi ideati per grandi eventi e mostre che sono di ispirazioni storiche e mitologiche. 
Dal 1896-1898 in poi, Gruber orienta i suoi interessi verso il vetro colorato e allo stesso tempo, produce un grande numero di manifesti, dipinti e disegni a pastello. I suoi interessi in una varietà di discipline lo portano fino al campo della legatoria. Un notevole dinamismo delle forme è particolarmente marcato nei mobili che progetta, con l’aiuto di un’ebanista. Come Vallin, Gruber utilizza le forme naturali per dare vita al suo lavoro, e la stessa caratteristica è presente sia in un piccolo cofanetto che in una grande libreria.
Nel 1904 a Gruber sono commisionati dalla fabbrica di terracotta di Rambervillers (Vosges)
http://restaurars.altervista.org/jacques-gruber-la-poesia-del-vetro/

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