giovedì 15 ottobre 2015

Paul Klee: l’alfabeto dell’esistenza tra segno e immagine

Artista eclettico e complesso, Paul Klee ci ha lasciato circa novemila opere tra disegni, incisioni, dipinti, marionette, teatrini, maschere e bassorilievi. Viaggiatore e musicista, si è interessato anche di filosofia e di poesia. Le sue opere riassumono tutto l’alfabeto dell’esistenza attraverso colori magicamente accostati  forme che rielaborano i segni figurativi tradizionali.
L’Avanguardia fu per Klee il punto di partenza per rielaborare le nuove tendenze espressive e per riproporle in chiave del tutto personale. Per lui un artista è  “…una creatura che, senza che gli sia stata chiesta alcuna opinione, è stata gettata, come te, in un mondo confuso e come te deve andare avanti in questo mondo alla meno peggio.
Egli è diverso solo in un significativo particolare: risolve i problemi con i suoi personali strumenti ed è, di conseguenza, forse più felice di colui che non è un creatore, di colui che rimane estraneo a qualunque atto di reale e liberatoria creazione…”.
Figlio di genitori musicisti, Klee si appassionò fin dall’infanzia alla musica e fu un eccellente violinista, amante soprattutto della musica diBach, Mozart, Beethoven e Wagner, che costituì un’importante componente nella sua formazione e un costante interesse per tutta la vita. Frequentò molto anche i teatri d’opera e di prosa...

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