Considerato dai suoi contemporanei “un uomo di acutissimo ingegno” e di “universale cultura”, viene apprezzato sia per le sue qualità artistiche sia per i suoi interessi scientifici e tecnici. È un genio versatile: abile persino come ingegnere idraulico, come organizzatore di tornei, addirittura come inventore di linguaggi cifrati.
Al pari delle sue opere, anche la formazione artistica di Arcimboldi è avvolta nel mistero. La sua origine lombarda e, in particolar modo milanese, denuncia una educazione sulla scia di Bramantino e Leonardo. Decisamente più documentata è la sua attività presso la corte asburgica, sotto l’egida di Massimiliano II, prima, e di Rodolfo II, per il quale fu anche ideatore di giochi, spettacoli, costumi e tornei. Un artista eclettico, dunque, capace di suscitare stupore e meraviglia in ogni cosa si cimentasse.
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