Sabato 15 agosto 2015 a
Chiusi della Verna (AR) presso
il Pastor Angelicus sala
riunioni ore 21.00
Per evitare il caldo di Roma, durante i mesi estivi, ho trascorso
un periodo di riposo a Chiusi della Verna.
Ho pensato di offrire agli altri ospiti una serata diversa, dando
loro la possibilità di informarsi sul mio romanzo, visto che l'anno
precedente avevo fatto conoscere Le Stanze.
La presentazione ha avuto inizio con una breve sintesi del
contenuto offerta da Raffaella Bartolucci che ha letto anche una
buona parte del capitolo 4.
Quindi, con delle domande opportune, mi ha indotto a descrivere il
personaggio di Nina e il perché ho scelto di ambientare la vicenda
in un Convento di Spoleto.
Poi M. Teresa Fischi, leggendo la prima lettera di Nazareno a
Fidalma (capitolo 10), ha messo al corrente i presenti di una
peculiarità del testo: un romanzo epistolare.
Ho continuato a disquisire del motivo, che mi ha spinto a
collocare un'ampia parte della vicenda durante la Prima Guerra
Mondiale, sollecitata da una domanda di Raffaella: mio nonno Mario fu
chiamato alle armi a 18 anni, nel 1918. Ho quindi contrapposto il
pacco di lettere di Nazareno, tenute insieme da un nastro nero, con
quelle scambiate da i miei nonni, raccolte da un nastro colorato.
Quindi gli uditori hanno potuto collegare un monumento
caratteristico della città, il Ponte delle Torri, con le vicende
narrate perché Anna Minotti Fontana ha letto una parte del capitolo
12.
Alcuni temi trattati nel mio scritto hanno sollecitato un'ampia
riflessione di Fiorenzo Milli Lombardozzi.
Innanzitutto il ruolo che la memoria dei fatti accaduti ha nei miei
tre romanzi pubblicati. La funzione di promozione sociale che
l'Ordine fondato da Anna Moroni ha avuto nel '600. Poi la mia
capacità di intessere le caratteristiche essenziali delle epoche
trattate con le vicende narrate. Il mio obiettivo di mettere al
centro della vicenda una giovane donna e di contornarla di un gran
numero di personaggi femminili che, con le loro scelte più o meno
risolutive, fanno una figura migliore degli uomini.
Infine Pio Filograna ha letto la lunga lettera che Nazareno ha
scritto a Fidalma in cui narra le alterne vicende vissute al fronte
dai belligeranti durante la Prima Guerra Mondiale (capitolo 32).
La lettura dei quattro brani tratti dal romanzo è stata
accompagnata dal suono della chitarra di Antonio Fontana che ha
magistralmente eseguito arpeggiando musiche di Mauro Giuliani.
É poi seguito un dibattito i cui interventi hanno evidenziato
l'interesse suscitato dalla mia proposta e la soddisfazione di aver
trascorso una bella serata. Da sottolineare che un'ospite ha definito
la presentazione "eccellente".
Foto
di Francesca Romana Milli
Testo
Fiorenzo Milli Lombardozzi e Cecilia Cartocci